Nasce il centro polivalente della Fondazione nel luogo caro a don Sirio Politi – Cerimonia di inaugurazione

 

Vecchia casa famiglia di don Sirio.

Sono terminati in anticipo rispetto ai tempi prestabiliti i lavori di ristrutturazione della chiesetta di Don Sirio in via della Bozzana Est, che il Comune ha messo a disposizione della Fondazione Tiamo (Tutti insieme associazione malattie orfane) per dare vita -lì e in un vecchio cascinale, che dovrà essere ristrutturato appena ci saranno i fondi necessari – ad un centro diurno.

Il centro sarà dotato anche di una piscina e di camere a disposizione dei genitori dei bambini affetti da malattie rare per periodi di ospedalizzazione dei loro figli al Versilia.

La prima delle due strutture è praticamente terminata e dovrebbe essere inaugurata il

7 luglio. I lavori sono stati eseguiti dalla ditta Cpm di Porcari.

Giorgio Fazzini, responsabile dell’associazione, ci tiene a ringraziare l’imprenditore Cesare Lazzarini e la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca che hanno contribuito affinché i lavori di questa prima tranche potessero essere ultimati. Manca adesso l’arredo interno che in un primo momento sarà provvisorio, a breve verrà montata la cucina, un ulteriore sostegno potrebbe arrivare anche destinando it 5 per mille dalla dichiarazione dei redditi all’associazione (02177430465). «Confidiamo nell’aiuto di chi voglia contribuire – dice Fazzini – in modo che queste strutture possano essere più accoglienti possibile per quelle farmiglie che ospiteremo per alleviare i loro sacrifici che dovranno compiere per seguire i figli costretti al ricovero in ospedale in seguito delle malattie di cui sono affetti».

Cesare Lazzarini si era preso l’impegno che la ristrutturazione della chiesina di Don Sirio sarebbe avvenuta in termini relativamente brevi da quando il 13 gennaio c’è stato il permesso per l’inizio dei lavori e in quattro mesi sono stati ultimati. «Non ci sono stati imprevisti – dice – quindi questa prima parte del progetto è a disposizione dell’associazione per poter iniziare l’attività che ha uno scopo importante a livello sociale. Mi auguro che ci siano altre persone intenzionate a dare un sostegno per completare definitivamente l’opera».

Vista dell'interno del vecchio cascinale.

Il progetto è finalizzato alla realizzazione di un centro specializzato, con spazi ed ambienti idonei a persone con disturbo Rett, X Fragile e altre malattie rare che richiedono una particolare attenzione progettuale che implica che gli spazi comuni non siano concepiti per assolvere le esigenze di persone portatrici di handicap generici.

La parte principale del centro sarà utilizzabile da tutti i cittadini ed è stato costruito con attenzione al superamento di tutte he barriere architettoniche, alcune parti specifiche sono state concepite per raggruppamenti di malattie rare, il centro verrà corredato anche da un campo sportivo e da spazi ricreativi ed accessori, sia all’interno che all’ esterno per attività diversificate con scopi didattico, ludico e terapeutico.

Di Roy Lepore da “Il Tirreno” del 7 giugno 2012

Breve pensiero poetico del "Prete Operaio" don Sirio che la Fondazione ha voluto come dedica nella chiesina ristrutturata.

Il cascinale dopo la ristrutturazione.

C’é il sindaco Lunardini con la fascia, il direttore generale dell’Asl , Giancarlo Sassoli, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Arturo Lattanzi, ii sacerdote don Luigi Pellegrini per la benedizione, e tanta gente comune, all’inaugurazione della prima struttura del Centro polivalente voluto dalla Fondazione Tiamo, in via della Bozzana Est.

Quello spazio ha una lunga storia a cui molti viareggini sono affezionati, perché lì, tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta, nacque la comunità dei preti operai, guidata da don Sirio Politi, un’esperienza unica in Italia. “una grande famiglia accogliente verso le persone più fragili”, come ha ricordato con commozione don Luigi Sonnefield, che di quel gruppo faceva parte.

Oggi quello spazio rivive per i bambini affetti da malattie rare, che troveranno un centro aggregativo e riabilitativo, dovuto alla generosità di tanti. Tra questi, Marcello Lippi, che dalla Cina ha inviato un messaggio affettuoso letto da Giorgio Pini, il neuropsichiatra infantile, primario dell’Ospedale Versilia, che segue particolarmente le bambine affette da Sindrome di Kett.

Sono presenti altre glorie dello sport come Eugenio Fascetti e Tarcisio Burgnich, non manca il professore Michele Zappella, luminare della neuropsichiatria nonché nipote di Mario Tobino, e quella società civile che in Versilia e molto sensibile.

Prima del taglio del nastro e del suono della campanella, l’unica cosa rimasta della vecchia casa, il presidente di Tiamo, Giorgio Fazzini, ringrazia tutti i benefattori, compresi gli architetti e la ditta costruttrice che hanno lavorato in tempi record.

Molto c’é ancora da fare, dalla ristrutturazione dell’altra casa adiacente, alla piscina, terapeutica per tutti i bambini.

Interno del cascinale oggi.

Lo spazio c’e, i fondi verranno. La Fondazione CRL promette ancora sostegno, ugualmente l’Asl e il Comune, nei limiti dei tagli governativi che fanno alterare anche Sassoli: «Un paese civile si distingue non dalle auto di lusso e dai telefonini – afferma il direttore dell’Asl – ma dalla qualità della scuola e della sanità. Su quest’ultima il Governo deve riflettere in maniera più seria.

La Versilia sul piano dei tagli ha già dato, dunque bisogna protestare perché i servizi non siano cancellati, con quella società civile che crea situazioni positive come questa bella struttura, ma deve anche rivendicare i suoi diritti».

Di Chiara Sacchetti da “La Nazione” del 10 luglio 2012

Video della struttura nel suo complesso:

 

LETTERA DI UN’AMICA

Caro Giorgio, grazie dell’invito all’inaugurazione della vostra bella iniziativa che finalmente ha un suo Centro operativo.
 
Ci siamo conosciuti molti anni fa, nel 2003, quando ADISCO, l’Associazione che dirigo e che si occupa di promuovere la donazione del sangue del cordone ombelicale è stata fondata. Ci fece da tramite Sandra Barsotti e tu per solidarietà ti tesserasti e, in una lunga telefonata, mi raccontasti della tua nipotina e della lotta che avevi intrapre! so per fa re fronte alla sua situazione.
 
Io non ci sarò perché dal 5 luglio sono a Budapest per una breve vacanza e me ne dispiace molto.
Avrei voluto dire, quella mattina, che in via della Bozzana ho vissuto a lungo negli anni ‘60/’70, quando si era formata accanto a don Sirio Politi e don Rolando Menesini una piccola comunità di uomini e donne che viveva il sogno di una vita evangelica. La casa era un porto di mare, un andare e venire di persone che chiedevano di essere ascoltate o di vivere accanto a noi un pezzo di strada. La cappella, dove sarà il vostro Centro di Aggregazione, era la nostra oasi di pace, lì abbiamo vissuto lunghe ore di meditazione.
La comunità del Bicchio è ancora nel cuore di tanti a Viareggio, ricordata con la nostalgia che riserviamo a quanto di bello c’è stato nella nostra giovinezza.
 
Mi fa molto piacere che quei luoghi che hanno ospitato la nostra originale e vivace esperienza, accolgano ora voi. La vita si rinnova e nuovamente all’insegna dell’amore, dell’aiuto vicendevole, dell’intraprendere strade nuove, del coraggio generoso di chi non intende fermarsi. 
 
Ti prego di ricordare, a nome mio, la storia che vi ha preceduto. Porgo a te e a tutti voi i più affettuosi auguri, Maria Grazia Galimberti
 

p.s. ti unisco due foto della Cappellina… mi farà molto piacere al mio ritorno incontrarti e visitare il Centro

 

Maria Grazia Galimberti

Presidente Sezione ADISCO Versilia

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